Il ciclo di incontri autunnali proposto dall’Associazione Culturale Rohirrim prosegue il suo percorso di approfondimento di tematiche tolkieniane: dopo un primo appuntamento di taglio biografico, infatti, domenica 29 ottobre si è tenuta la seconda conferenza, dal titolo “Alle origini della Terra di Mezzo”. Il tema trattato è stato questa volta più strettamente letterario, in quanto il comune denominatore dei tre interventi che si sono susseguiti è stato la ricerca delle “radici” dell’opera del Professore nelle antiche opere poetiche e mitologiche da lui amate e studiate. Tali radici risultano alle volte affiorare fino in superficie, altre volte sono invece più profonde e richiedono un’analisi più sottile per essere individuate, ma nel complesso non è possibile ignorare quanto la passione di Tolkien per le antiche lingue ed epopee del Nord Europa si sia riversata nella costruzione del suo universo narrativo, sotto forma di richiami, omaggi, rielaborazioni.
Tre voci si sono alternate nell’accompagnare il pubblico in questo viaggio nel tempo: nell’ordine Sarah Zama, fondatrice dei Rohirrim, autrice, illustratrice e blogger; Giovanna Barbieri, socia dell’associazione e scrittrice di romanzi storici, e Paola Capasso, bibliotecaria e bibliofila e a sua volta membro dell’associazione.

Il primo intervento ha avuto come oggetto l’Edda, termine che si riferisce tanto ad una più antica raccolta poetica quanto ad una narrazione in prosa redatta in epoca medievale sulla base delle antiche leggende islandesi. Vi si riconoscono diversi elementi che presentano affinità con tematiche tolkieniane: l’Anello dei Nibelunghi, l’uccisione del drago Fafnir, la sacralità del gioco degli enigmi, un rapporto di compenetrazione tra elementi pagani e cristiani. Particolarmente evidente risulta inoltre il parallelo tra i Nani dell’Edda e quelli di Tolkien: molti dei membri della compagnia di Thorin Scudodiquercia derivano infatti il loro nome da alcuni Nani della mitologia norrena. Tra questi antichi nomi troviamo anche quello di Gandalf, che sembra inoltre aver assunto caratteristiche e vicende molto simili a quelle di Odino.

Il secondo testo analizzato è stato il Beowulf, antico poema anglosassone dell’VIII secolo: una storia di antichi guerrieri e di eroici scontri con mostruosi nemici. Proprio questi ultimi rappresentano probabilmente una delle fonti di ispirazione per gli antagonisti di Tolkien: in primo luogo Grendel l’orco e sua madre, affrontati dall’eroe Beowulf, e poi soprattutto il drago, presentato con una caratterizzazione molto simile a quella di Smaug, geloso custode del suo tesoro e protagonista di vicende analoghe a quelle narrate nello Hobbit.

Infine, l’esplorazione della mitologia antica si è spostata in Finlandia con il Kalevala: si tratta di un poema redatto in epoca romantica, ma che raccoglie canti e racconti antichissimi, tramandati oralmente per secoli. Tra i vari elementi di quest’opera complessa, Tolkien fu colpito in particolar modo dalla figura tragica di Kullervo, dedicandovi una personale rielaborazione che poi sfocerà nella creazione del personaggio di Turin Turambar, protagonista di una drammatica vicenda che ripercorre molti tratti di quella del suo antesignano. Anche l’importanza profondissima e quasi magica delle parole e in particolare dei nomi è un elemento che si ritrova in Tolkien, così come le influenza finniche si riconoscono alla base filologica della creazione del Quenya.

Nel ringraziare relatrici e pubblico, il Presidente dei Rohirrim Luigi Dassi ha rinnovato il suo invito ai prossimi due appuntamenti in calendario, che subirà però una modifica delle date per motivi organizzativi. L’evento “Fantasticarte”, infatti, previsto per il 12 novembre, si terrà invece domenica 26 novembre, con conseguente slittamento anche dell’ultimo incontro “Tolkien, the lord of the Nerds”, spostato da domenica 3 a domenica 17 dicembre. L’appuntamento sarà sempre presso la libreria QuiEdit alle ore 16.
Al prossimo mese dunque, con la relatrice ospite Roberta Tosi, fondatrice del gruppo Argonath, giornalista e critica d’arte, che ci accompagnerà nel mondo dell’arte a tema fantasy, partiremo dalle Opere di Tolkien per arrivare agli artisti moderni, con deviazioni storiche. Partecipate numerosi, non ve ne pentirete!

 

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