Domenica 26 novembre, complici una bella giornata di sole ed i mercatini di Natale recentemente inaugurati, trovare parcheggio a Verona si è rivelata un’impresa piuttosto ardua. Nonostante ciò, un nutrito pubblico è riuscito a sfidare le avversità logistiche per partecipare al terzo appuntamento del ciclo autunnale proposto dall’Associazione Culturale Rohirrim, ancora una volta presso la libreria QuiEdit (cui rinnoviamo i ringraziamenti per l’ospitalità).

L’incontro era intitolato “FantasticArte”, tenuto dalla relatrice Roberta Tosi e dall’ospite speciale Ivan Cavini.

La prima parte dell’incontro è stata appunto curata da Roberta Tosi: esperta d’arte, amica dell’associazione e fondatrice della Compagnia degli Argonath, la quale ci ha accompagnati alla scoperta della dimensione artistica di Tolkien e del fantastico in generale. Non sempre infatti è conosciuta ai più la propensione all’arte di J.R.R. Tolkien, il quale, sebbene non fu mai artista professionista, aveva un’inclinazione all’immaginazione e creazione di mondi che non si limitava alla parola scritta ma si estendeva spesso al tratto disegnato e alla pittura. Ricordiamo in tal proposito le illustrazioni del Professore de Lo Hobbit, per la cui pubblicazione insistette molto con l’editore; sono tuttavia molto più numerosi gli schizzi che spesso associava ai suoi appunti per descrivere anche visivamente, con abilità e precisione, gli scenari delle sue storie. Ma l’arte di Tolkien non si limitava all’illustrazione narrativa: egli amava rappresentare con matite e acquerelli anche tutto ciò di cui amava circondarsi: i fiumi, le piante, il vecchio mondo rurale scandito dai ritmi naturali che vedeva scomparire con rimpianto.

L’entusiasmo di Roberta ci ha poi condotto attraverso una vera e propria cavalcata attraverso i secoli della storia dell’arte, dai bassorilievi sumeri ispirati all’epopea di Gilgamesh alle installazioni contemporanee, passando per le raffigurazioni mitologiche dell’antica Grecia, per i mostri dalla valenza simbolica dell’arte medievale, per gli artisti del Rinascimento e del Romanticismo. Questo lungo viaggio ci ha permesso di evidenziare come la fantasia, quella luce che illumina le immagini dentro di noi, sia stata sempre esercitata nella storia umana, stimolando la cultura e la produzione artistica come un filone più evidente o più sotterraneo a seconda dei periodi, ma sempre fecondo ed inesauribile.

Roberta ha poi passato la parola ad Ivan Cavini: illustratore, scenografo, direttore artistico della manifestazione biennale Fantastika di Dozza (BO) e direttore creativo del Greisinger Museum in Svizzera, venuto a presentarci il nuovo calendario Lords for the Ring 2018, realizzato per AIST e lanciato in occasione dell’ultima edizione di Lucca Comics & Games. Ivan ci ha raccontato la genesi di questo progetto e le scelte artistiche alla sua base, riflettendo anche sulla differenza e la specificità dell’illustrazione (che nasce intrinsecamente legata ad un progetto editoriale) rispetto all’arte nel senso più ampio del termine.

Abbiamo così potuto ammirare le immagini realizzate da un team di eccellenze italiane nell’illustrazione fantasy, ispirate per quest’anno a Il Silmarillion. Ivan si è infine soffermato sulle due splendide tavole a matita da lui disegnate per il calendario, spiegandoci le sue tecniche di realizzazione e le sue fonti di ispirazione nella rappresentazione dei personaggi, che spaziano dalle fattezze di attori celebri alla cultura dei nativi americani. Il tutto è stato condito da aneddoti e curiosità, alimentate anche dagli interventi del pubblico.

 

 

Ringraziamo i nostri graditissimi ospiti per averci regalato un pomeriggio appassionante e ricco di stimoli, nonché tutti i partecipanti per la loro presenza.

Ricordiamo inoltre che l’ultimo appuntamento dell’anno si terrà domenica 17 dicembre, sempre presso QuiEdit alle ore 16, con il tema “Tolkien, the Lord of the Nerds”: un incontro dedicato a tutti gli appassionati del Professore ma anche delle altre saghe letterarie e cinematografiche che alimentano il “mondo nerd” e che spesso, come vedremo, ne sono state più o meno direttamente influenzate.

Vi aspettiamo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *